domenica 26 dicembre 2010

Grida


Grida
dal piedistallo della tua anima
che sie eleva
sulla riva di questo lago
stretto tra le braccia
avvolgenti e muscolose di nebbia
a proteggere il sinistro
demone alato
mentre il cuore
dilania la paura
con denti di lupo.

Sono figlio e madre
in quest'alba di pugna
davanti a questa
minacciosa coltre
che guardo con occhi
plasmati nella fusione,
nella forma,
e nell'essenza dell'uno e dell'altra,
gene del gene
sangue del sangue.

Grida,
obbedisci al tuo petto
che senti gonfiare
di rabbia
di fuoco
ed impavida voce
che fuoriesce
ad infrangere
cristalli di vile ricatto
e a spazzare via
questa sporca foschia
complice il ribalzo dell'eco
che di ritorno squassa
con gli occhi iniettati
di sangue e di amore.

Ascolta il tuo cuore
nell'istante che segue
unico suono
nel silenzio irreale
assordante
dell'orfana supersite quiete
che ogni rumore ha inghiottito
e respira...
...sei vivo.

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