lunedì 20 dicembre 2010

Il tuffo


Acqua e sudore
dolcemente scendono
dalla mia fronte
sicure e leggere
come uno sciatore
in discesa libera
mentre avvolto
dal vapore acqueo
lentamente
lascio andare
contrazioni ed ansia
sul fondo della mia vasca
e la mia bocca
si incurva in un sorriso disteso.

Solo,
in compagnia soltanto
del riverbero lasciato
dalle gocce che cadono
sullo specchio dell'acqua
dal rubinetto
e che dolcemente mi culla
il sipario palpebrale
cala sul palco delle mie iridi.

Ad occhi chiusi
osservo dalla platea
della mia solitudine
le sconfinate e gelide
acque della memoria.
Respiro,
mi tuffo a candela
e sento il gelo
lentamente avanzare
lungo il mio corpo
a mano a mano
che penetra in acqua
fino a che essa
non sigilla i miei piedi.

Risalgo battendo le gambe
ma rimango impigliato
in alghe di rabbia.
Con gli occhi sgranati,
il cuore in gola,
grido,
ingoio rancore ed acqua.

Annego
e chiudendo gli occhi
sul fondo marino
li riapro avvolto dal vapore...
...Sono solo,
in compagnia soltanto
del riverbero lasciato
dalle gocce che cadono
sullo specchio dell'acqua
dal rubinetto.

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