martedì 16 novembre 2010

In dissolvenza


Polpastrelli indugiano
percorrendo le linee degli occhi
di una fotografia.
Mentre mi perdo nel tuo sguardo
immortalato oltre la morte
lo sento vivo nei miei occhi
come a voler dare voce
alla mia voce,
a voler nutrire
l'esondazione del mio fiume
di ricordi.

Perdonami se ti parlo
intingendo la punta della mia piuma
nell'inchiostro trasparente
delle mie lacrime
ma mi sento canna al vento
in preda ad un uragano
al solo pensarti
e mi è rimasto solo questo modo
per comunicare con te
per non sentirmi
come un aliante impazzito
in un vuoto d'aria
in caduta libera nel baratro
di me stesso.

E mentre la vita corre impazzita
fino ai titoli di coda
rimango qui solo
in questa stanza
con le tende chiuse
e le persiane abbassate
stringendo una foto
che osservo
come un lento primo piano
sul tuo dolce sguardo
fino a dissolversi
nelle stalattiti dei miei occhi.

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