venerdì 12 novembre 2010

Lo sboccio


Come stai?
Mi sento estraneato
lontano anni luce
da questo mondo
che mi passa accanto,
isolato con te
al sicuro
sotto una campana
di cristallo
e di contemplazione.
Come stai?
E la mia mano
sfiora il tuo viso
sul quale un sorriso
si apre come scrigno di luce
ad alimentare
la fotosintesi delle mie emozioni.
Senza parole,
senza più sentire
i rumori etnici di questo mercato
ma con gli occhi rivolti
soltanto a carpire
ogni minimo movimento degli occhi
ed i cuori a sentire
il più impercettibile movimento
sul tuo viso della mia mano
dove hai appena
dolcemente appoggiato la tua.
Come stai?
La tua mano si muove
piano sulla mia
e gli occhi bramano gli occhi
catturano sorrisi
mentre si ode solo
il dolce suono del lento sbocciare
di una rosa segreta nel cuore...
...senza spine.

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